Nel corso del TSE 2015 non sono state fatte solamente esplorazioni speleosubacquee, ma sono state svolte anche varie prove e sperimentazioni.
Abbiamo già parlato (vedi notizia) della prova di definizione della portata dell'acqua del fiume sotterraneo nell'Abisso di Trebiciano avviata assieme all'Universià di Trieste e ad alcuni studiosi privati, ma la collaborazione non si è limitata solo a questo.
Al Pozzo dei Colombi sono stati fatti dei prelevi d'acqua a -30 m e a -60m, e presto saranno effettuate le opportune analisi chimico/fisiche.
Durante le immersioni, i sub avevano con se (oltre alla loro voluminosa attrezzatura) anche delle sonde multiparametriche fornite dall'Università, che hanno registrato in continuo i valori di pressione, temperatura e conducibilità dell'acqua. Se le due ultime letture serviranno per un'interpretazione scientifica delle caratteristiche dell'acqua, i valori di pressione permetteranno di avere un preciso controllo sulle modalità delle immersioni e sulle profondità di volta in volta raggiunte.
Ricordiamo, infine, che la piattaforma galleggiante usata al Pozzo dei Colombi è stata resa disponibile, già dal 2013, dalla stessa Università. Sulla base di quanto sopra indicato possiamo affermare che i rapporti fra la Società Adriatica di Speleologia e la locale Università, Dipartimento di Geoscienze, sono più che soddisfacenti e speriamo di poter continuare in una futura e leale collaborazione.
Durante questa settimana è stata fatta anche una prova di
ventilazione forzata alla Luftloch, ma dei risultati raggiunti in quest'occasione parleremo più specificatamente in un'altra sede.
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