Il presente sito intende proporre - come già accaduto negli anni passati - le varie fasi organizzative ed operative inerenti la spedizione speleosubacquea denominata "Timavo System Exploratione 2015", che prevede una serie di esplorazioni rivolte al corso sotterraneo del fiume Timavo (Carso Triestino). Le immersioni saranno effettuate dall’equipe appartenente al National Cave Diving Commette della FFESSM, mentre l'appoggio logistico sarà garantito dalla Società Adriatica di Speleologia di Trieste.

Vedi anche:

TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2013
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2014

Foto Albi

Foto Albi

martedì 20 ottobre 2015

Presentazione TSE 2015

I giorni 13 e 14 ottobre si è tenuto a Trieste il convegno "GEOSUB 2015 - Underwater Geology".
Vista l'importanza dell'iniziativa è stato possibile presentare in tale occasione quanto è stato fatto durante le tre annualità del Timavo System Exploration.
Assieme all'Università di Trieste e con un'introduzione sull'idrologia casica del dott. Luca Zini, il nostro socio Piero Luchesi ha predisposto delle slide relative alle varie problematiche logistiche e alle difficoltà che sono state affrontate dagli amici speleosub della FFESSM.
Un'altra utile occasione per parlare di esplorazioni, immersioni e del nostro fiume Timavo.

Foto Edgardo Mauri

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domenica 4 ottobre 2015

Sala dell'Amicizia

Inizialmente era stata chiamata "Sala dei Marsigliesi".
Con questo nome provvisorio era stata indicata la nuova caverna a pelo libero rinvenuta nella parte estrema della galleria allagata posta a monte del sifone di entrata del fiume Timavo, nell'Abisso di Trebiciano.
Il nome era stato ritenuto fin da subito provvisorio, perché di sale dei Marsigliesi - forti esploratori - ce ne sono tante in giro per l'Europa. Bisognava trovare un nome più significativo e originale.
Ovviamene il compito di trovare la nuova denominazione era dei subacquei che per primi sono emersi in questa nuova sala, per cui abbiamo chiesto a Brice Masi e Jeremie Prieur-Drevon di esprimersi a proposito.
Dopo un po' di tempo è arrivata la finalmente la risposta.
La nuova caverna si chiamerà Salle de l'amitié (Friendship room), cioè Sala dell'Amicizia.
Il perché è evidente: "It's simple, but symbolic for us, as proof of the enduring friendship between the Adriatic and the Provencal groups" ha scritto Jeremie. Traducendo: perché è un nome semplice, ma simbolico per noi, come prova di amicizia duratura tra i gruppi dell'Adriatico e quelli provenzali.
Penso che, con questa denominazione, si sia perfettamente centrato lo spirito che ci ha animato in questi ultimi anni di collaborazione.

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venerdì 2 ottobre 2015

File audio della conferenza

Pensiamo di fare cosa gradita agli eventuali interessati, riportando i link ai file audio relativi alla conferenza di presentazione del TSE 2015 svoltasi in data 8 settembre 2015.

http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Audio/1._TSE_2015_-_Introduzione_-_Sergio_Dambrosi.aac
Link al file audio relativo alla presentazione di Sergio Dambrosi.
http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Audio/1._TSE_2015_-_Introduzione_-_Sergio_Dambrosi.aac
Link al file audio relativo all'intervento di Marco Restaino.
http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Audio/1._TSE_2015_-_Introduzione_-_Sergio_Dambrosi.aac
Link al file audio relativo all'intervento di Paolo Guglia (1° parte - con qualche problema tecnico).
http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Audio/1._TSE_2015_-_Introduzione_-_Sergio_Dambrosi.aac
Link al file audio relativo all'intervento di Paolo Guglia (2° parte - prossimamente, in elaborazione).
http://www.sastrieste.it/SitoSAS/Audio/1._TSE_2015_-_Introduzione_-_Sergio_Dambrosi.aac
Link al file audio relativo ai ringraziamenti di Marco Restaino.


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domenica 27 settembre 2015

Una piacevole sorpresa

Qualche giorno dopo la presentazione del TSE 2015 organizzata presso l'agriturismo Milič a Sagrado del Carso, abbiamo avuto il piacere di trovare, sul quotidiano Primorski Dnevnik, un breve articolo riassuntivo dell'iniziativa.
Non avevamo alcuna idea della presenza di un giornalista alla serata ed è stato positivo constatare come non vi sia nel testo alcun errore o inesattezza (cosa non scontata...).

Il testo dell'articolo (nella traduzione dell'amica Vesna Hrovatin) è il seguente:


Sagrado: presentazione del progetto Timavo System Exploration

Il Timavo e le sue grotte: speleologi triestini in collaborazione con speleosub francesi scoprono una nuova finestra sul Timavo.


Il percorso sotterraneo sembra sempre meno misterioso. Presso l’agriturismo di Andrej e Bernarda Milič di Sagrado i membri della SAS hanno presentato video e foto di nuove cavità del Carso timavico.
Il Timavo è indubbiamente il fiume più misterioso della nostra zona: nasce in Croazia, scorre a sud dello Snežniško pogorje e lungo la Vremska dolina, per poi sprofondare nel sifone Mrtvo jezero nelle grotte di san Canziano e sgorgare nell’Adriatico dopo 30 km. E’ possibile raggiungerlo attraverso alcune grotte come il Pozzo dei Colombi presso Duino e l’Abisso di Trebiciano.
E' proprio presso l’Abisso che si sono svolte le ricerche mosse dalla SAS insieme alla Commission Plongèe Souterraine de la FFESSM ad agosto, che hanno portato alla scoperta di una nuova cavità. E' da tre anni che i due gruppi collaborano nel progetto TSE. Marco 
Restaino racconta: “Abbiamo riallacciato i rapporti dopo molti anni, sono professionisti e le esplorazioni continuano. In tre anni abbiamo scoperto davvero molte cose, ma quest’anno inaspettatamente, abbiamo scoperto una nuova caverna.”
Durante la serata è seguito un breve documentario sul progetto Timavo System Exploration. Le ricerche di quest’anno sono durate una settimana. Nel proggetto hanno collaborato 65 persone, anche membri di società speleologiche slovene.


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mercoledì 9 settembre 2015

Presentazione dei risultati

Martedì 8 settembre si è svolta la prima (e speriamo non ultima...) presentazione dei risultati del Timavo Sistem Exploration  2015.
La location prescelta è stata l'agriturismo Milic a Sagrado del Carso e l'organizzazione (schermo, amplificazione, materiali audiovisivi, ecc.) è stata, questa volta, più che soddisfacente.
La presentazione si è svolta con una breve introduzione del nostro presidente Sergio Dambrosi, un intervento di Marco Restaino sul fiume Timavo in generale e sui problemi della logistica legati all'organizzazione della spedizione e, in finale, un approfondimento sui risultati raggiunti da parte di Paolo Guglia.
Intercalati agli interventi sono stati mostrati il documentario datato 2013 dedicato al TSE e realizzato da Ben Guignet e Giacomo Marsi, nonche alcuni spezzoni video inediti riferiti alle altime immersioni ottimamente montati da Massimiliano Blocher. Peccato per l'assenza di Piero Luchesi, uno degli organizzatori della spedizione.
Oltre un centinaio le persone presenti, con numerose richieste di informazioni e domande alla fine della manifestazione.
Un grazie all'amica Bernarda Milič per la sempre eccezionale ospitalità

Articolo di presentazione dell'iniziativa pubblicato su IL PICCOLO (vedi PDF).



Articolo apparso sul PRIMORSKI DNEVNIK (vedi PDF).



Le foto che seguono sono di Alberto Maizan.


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venerdì 21 agosto 2015

Un grazie al GGF CAI l'Aquila

Un po' per caso, forse per destino, ma il TSE di quest'anno ha visto anche la presenza - imprevedibile fino a qualche giorno prima - del Gruppo Grotte Forre CAI L'Aquila.
Giunti sul Carso per visitare qualche bella grotta, non potevano non dare un'occhiata all'Abisso di Trebiciano e, per fortuna (per noi) o per sfortuna (per loro), il giorno della loro visita è corrisposto a quello del recupero materiali.
I ragazzi aquilani - e le ragazze, tante... - hanno aderito con entusiasmo alla nostra richiesta e così sei sacchi di attrezzature sono usciti all'esterno.
Ringraziamo gli amici abruzzesi per l'aiuto, la simpatia e l'amicizia.

Nella foto sottostante si può vedere il gruppo (sfortunatamente di spalle) presso il sifone di ingresso.

Hanno partecipato alla discesa nell'Abisso di Trebiciano: Luca Castellani, Daniele Colantoni, Giulia Colasanti, Giulia ConsoleMattia Iannella, Aude Lemme, Marco Lucari, Lucrezia Soldati e Ilaria Vaccarelli.

(Foto GGF CAI L'Aquila)

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lunedì 17 agosto 2015

Articolo su IL PICCOLO

E' uscito oggi sulle pagine de IL PICCOLO, il quotidiano locale, un bel articolo a firma di Piero Spirito.
Il titolo è "Il Timavo svela una caverna a Trebiciano" ed il testo, dopo aver fatto una piccola descrizione del fiume, riporta al meglio gli obiettivi della spedizione, il nome dei partecipanti e l'elenco dei gruppi grotte che hanno collaborato.
Da segnalare anche le belle immagini che corredano l'articolo, merito di Roberto Radovan, Paolo Guglia ed in particolare del nostro superfotografo Alberto Maizan.





Per una migliore lettura è possibile scaricare i PDF dell'articolo (prima parte) (seconda parte).

Vedi anche la fotogallery pubblicata sempre su IL PICCOLO.


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Non solo esplorazioni...

Nel corso del TSE 2015 non sono state fatte solamente esplorazioni speleosubacquee, ma sono state svolte anche varie prove e sperimentazioni.
Abbiamo già parlato (vedi notizia) della prova di definizione della portata dell'acqua del fiume sotterraneo nell'Abisso di Trebiciano avviata assieme all'Universià di Trieste e ad alcuni studiosi privati, ma la collaborazione non si è limitata solo a questo.
Al Pozzo dei Colombi sono stati fatti dei prelevi d'acqua a -30 m e a -60m, e presto saranno effettuate le opportune analisi chimico/fisiche.
Durante le immersioni, i sub avevano con se (oltre alla loro voluminosa attrezzatura) anche delle sonde multiparametriche fornite dall'Università, che hanno registrato in continuo i valori di pressione, temperatura e conducibilità dell'acqua. Se le due ultime letture serviranno per un'interpretazione scientifica delle caratteristiche dell'acqua, i valori di pressione permetteranno di avere un preciso controllo sulle modalità delle immersioni e sulle profondità di volta in volta raggiunte.
Ricordiamo, infine, che la piattaforma galleggiante usata al Pozzo dei Colombi è stata resa disponibile, già dal 2013, dalla stessa Università. Sulla base di quanto sopra indicato possiamo affermare che i rapporti fra la Società Adriatica di Speleologia e la locale Università, Dipartimento di Geoscienze, sono più che soddisfacenti e speriamo di poter continuare in una futura e leale collaborazione.    

Durante questa settimana è stata fatta anche una prova di ventilazione forzata alla Luftloch, ma dei risultati raggiunti in quest'occasione parleremo più specificatamente in un'altra sede.

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domenica 16 agosto 2015

Tanti amici

La spedizione di quest'anno è stata sicuramente un'occasione per grandi esplorazioni, ma ha anche rappresentato un importante momento di collaborazione e condivisione.
Questa è la speleologia che noi piace: trasparente, aperta e costruttiva.
Speriamo vivamente che lo spirito che ci ha animato sia stato capito e sentito da tutti i partecipanti.


N.B.: non avevamo un "primo piano" di tutti i partecipanti, perciò nessuno si senta escluso se non è stato immortalato nella foto sopra riportata...

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Hanno partecipato

Alla spedizione internazione Timavo System Exploration 2015 hanno partecipato, a vario titolo, moltissimi amici.
Gli speleo sub francesi della Commission Plongèe Souterraine de la FFESSM che si sono immersi sono stati: Marc Douchet, Maxence Fouilleul, Brice Masi, Christian Moré, Michel Philips e Jeremie Prieur-Drevon.
Hanno fatto assistenza e supportato alle operazioni subacquee i seguenti membri della Commission Plongèe Souterraine de la FFESSM: Claude Touloumdjian, Macsime Douchet e Solen.

Hanno aiutato nel trasporto dei materiali e nell'assistenza in grotta i seguenti soci e amici della Società Adriatica di Speleologia: Nazareno Babudri, Mauro Cattarini, Gabriele Crevatin, Paolo Cossi, Fabio de Nadai, Gaia Dreossi, Cristian Duro, Davio Fabris, Fulvio Levi, Paolo Guglia, Piero Luchesi, Alberto Maizan, Beppe Masarin, Francesca Midena, Edgardo Mauri, Ilario Muggia, Roberto Radovan, Marco Restaino, Fabio Rossi Mel, Luca Sergas e Piero Slama.

Hanno aiutato nel trasporto dei materiali i seguenti amici: Flamiano Bonisolo (Jamarsko društvo Logatec), Claudio Bratos (Jamarski odsek Slovenskega planinskega društva), Vittorio Calligaris (Gruppo Speleologico Monfalconese A.D.Fante), Luka Carli (Jamarsko društvo Sežana), Luca Castellani (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Matteo Cavanna (Gruppo Speleologico Monfalconese A.D.Fante), Daniele Colantoni (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Giulia Colasanti (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Giulia Console (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Sašo Finžgar (Jamarsko društvo Carnium Kranj), Massimiliano Giurgevic, Edvard Gregorčič (Jamarsko društvo Carnium Kranj), Ludvik Husu (Jamarsko društvo Sežana), Mattia Iannella (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Jaka Jakofčič (Jamarsko društvo Sežana), Drago Košuta, Erika Košuta, Tadej Krančan (Jamarsko društvo Carnium Kranj), Michele Lanzi (Gruppo Speleologico Monfalconese A.D.Fante), Aude Lemme (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Marco Lucari (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Samo Milanič (Jamarsko društvo Temnica), Federica Papi (Jamarsko društvo Sežana), Andrej Peca (Jamarsko društvo Sežana), Daniel Radetti (Jamarski odsek Športnega društva Grmada), Lucrezia Soldati (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Ilaria Vaccarelli (Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila), Vasja Zamav (Jamarsko Društvo "Danilo Remškar" - Ajdovščina), Zdenka Žitko (Jamarsko društvo Logatec), Tjaša Zupin (Jamarsko društvo Carnium Kranj). 

Ha seguito le comunicazioni: Sergio Dambrosi.

Hanno aiutato in vario modo: Tatiana Crivilliè, Valeria Iaccarini, Elisa Pontoni e Alessandra Rebecchi.

In totale 65 persone che hanno operato all’interno e all’esterno delle grotte.

Le operazioni subacquee sono state pianificate e svolte dalla Commission Plongèe Souterraine de la FFESSM, mentre l'organizzazione logistica è stata curata dalla Società Adriatica di Speleologia - Trieste.

Hanno dato una mano: Gruppo Grotte e Forre CAI Aquila, Gruppo Speleologico Monfalconese A.D.Fante, Jamarski odsek Slovenskega planinskega društva, Jamarsko društvo Carnium Kranj, Jamarsko Društvo "Danilo Remškar" - Ajdovščina, Jamarsko društvo Logatec, Jamarsko društvo Sežana, Jamarsko društvo Temnica e Jamarski odsek Športnega društva Grmada.

Una vera spedizione internazionale, quindi, con la partecipazione di 11 gruppi grotte provenienti da tre paesi europei.

Un sentito GRAZIE A TUTTI.


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sabato 15 agosto 2015

Bilanci a Trebiciano

Con il recupero di oggi, tutti i sacchi di materiale (quasi una trentina) sono usciti all'esterno dall'Abisso di Trebiciano.
Anche per le immersioni in questa cavità è ora possibile ora trarre delle considerazioni.
Sono sicuramente stati fatti dei grandi progressi nella conoscenza della morfologia del sifone di entrata, e più precisamente:

  • E' stata controllata tutta la parete ovest del lago Boegan, non rintracciando possibili prosecuzioni.
  • E' stata controllata una buona parte della parete ovest della galleria a monte del lago Boegan, incontrando un tratta dalla morfologia molto accidentata, ma senza evidenti prosecuzioni.
  • E' stato ripercorso il tratto terminale della galleria scoperta nel 2014, confermandone l'andamento.
Può sembrare un lavoro di scarsa importanza, ma in realtà sono stati svolti più di 250 m di nuove sagole, ed è stato possibile definire le reali dimensioni della galleria (gli anni scorsi percorsa solamente seguendo il lato est).
La scoperta più interessante, però, è stata quella di una nuova camera a pelo libero posta circa a 200 m oltre il lago Boegan. Questo ritrovamento è di grande interesse almeno per due motivi. Principalmente perché conferma che il fiume Timavo, nel suo corso sotterraneo fino a Trebiciano, scorre in grandi collettori intercalati a caverne solo parzialmente allagate; secondo punto importante per le esplorazioni, l'aver identificato una camera "in aria" nella parte a monte del sifone permette ora di avere un punto di sicurezza in più nel corso delle immersioni: in caso di problemi sarà possibile emergere in questa sala, senza dover raggiungere necessariamente il lago Boegan.

Pur non aumentando lo sviluppo planimetrico del sifone, le recenti esplorazioni hanno dato un nuovo volto alla planimetria dei vani sommersi, restringendo sempre più il tratto di galleria dove dovrebbe trovarsi la prosecuzione e l'arrivo d'acqua principale. Questo passaggio dovrebbe trovarsi subito a valle della nuova caverna e subito a monte del limite raggiunto seguendo la parete ovest della galleria.
Nel 2015 si sono gettate sicuramente le basi per poter progredire con un altro ciclo di esplorazoni subacquee in questo affascinante, anche se difficile, sifone.

Alcuni fotogrammi tratti dal filmato girato nella nuova caverna (Immagini FFESSM)

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Sviluppo e nuovi sviluppi

Tutto il materiale utilizzato al Pozzo dei Colombi è stato portato all'esterno, quindi le esplorazioni sono da considerarsi ufficialmente concluse per quest'anno.
Finite le fasi operative, è possibile fare un bilancio provvisorio di quanto fatto in questa grotta.
Merita però fare un piccolo inquadramento preliminare della cavità: il Pozzo dei Colombi è uno dei sei ingressi di quello che è stato chiamato il Complesso del Timavo, cioè il sistema completamente allagato formato dalle tre risorgive e dalle gallerie retrostanti. Si tratta di una rete di passaggi di piccole/medie dimensioni che però confluiscono tutti in una grande frattura (alta 60 m) che si dirige a monte in direzione nord-nord-est. Questa frattura, dopo aver svoltato ad est, arriva in corrispondenza del Pozzo dei Colombi e quindi prosegue diritta verso nord, addentrandosi in profondità.
Il Complesso del Timavo, dopo le esplorazione del 1991/1993 risultava avere la seguente estensione:

  • 862 m : primo ramo con diramazioni
  • 193 m : secondo ramo con diramazioni
  • 370 m : terzo ramo con diramazioni
  • 325 m : Grande Frattura
  • 219 m : Pozzo dei Colombi e galleria seguente

In totale lo sviluppo precedentemente calcolato ammontava, quindi, a 1.969 m.

Con le esplorazioni del TSE 2015 sono stati raggiunti i seguenti risultati:

  • E' stata finalmente localizzata la galleria/collettore da cui proviene l'acqua, che è stata seguita per 240 m, cioè circa 70 m oltre il limite del 1993.
  • E' stata definita la forma della galleria/collettore, che risulta larga mediamente 10 m ed alta altrettanto. Questa galleria sembra impostata su una frattura leggermente inclinata che si dirige in direzione nord.
  • La profondità massima raggiunta è stata di 72 m, ma il fondo si trova una decina di metri sotto. E' stata quindi confermata la profondità massima registrata nel 1993.
  • Lo sviluppo del Pozzo dei Colombi (compresa parte emersa, vani paralleli ed il raccordo verso il sifone a valle) è stato portato da 219 a 289 m.
  • Lo sviluppo del Complesso del Timavo è stato portato, di conseguenza, da 1.969 m a 2.039 m.

E' quindi possibile affermare che i vani sommersi retrostanti le risorgive del Timavo oggi superano i due chilometri di sviluppo.
Tale sviluppo dovrebbe portare questo sistema al quinto posto in provincia per quanto riguarda l'estensione (in questo specifico caso, però, il complesso è formato da varie grotte numerate singolarmente in Catasto), ma comunque si tratta di un situazione unica e straordinaria essendo formato da una rete di gallerie completamente invase dall'acqua e percorribili solamente dagli speleosub.

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venerdì 14 agosto 2015

I successi di venerdì

Se nella giornata di giovedì varie coplicazioni hanno di fatto rallentato le esplorazioni, si può affermare che venerdì è stata la giornata dei successi.
Al Pozzo dei Colombi si sono immersi  Christian Moré e Maxence Fouilleul. Scesi al punto precedentemente raggiunto, sono proseguiti in leggera discesa, stendendo ulteriori 60 m di sagola. La profondità massima raggiunta è stata di 72 m, ma gli speleosub si sono trovati sul soffitto della galleria ed il pavimento è stato stimato una decina di metri più in basso. Questa misura conferma le profondità indicate 23 anni fa di 82 m.
Il collettore (perchè di un grande collettore si tratta, che coinvoglia la maggior parte delle acque alle risorgive), si presenta ancora di grandi dimensioni (10 x 10 m), impostato su una frattura che prosegue decisa verso nord.
Giornata decisiva anche all'Abisso di Trebiciano. Dopo aver risalito ancora l'articolata parete destra (verso monte) alla ricerca dell'arrivo d'acqua - da evidenziare che queste esplorazioni hanno permesso di definire chiaramente la morfologia di molti passaggi precedentemente non ben conosciuti - Brice Masi e Jeremie Prieur-Drevon hanno deciso di spostarsi sulla parete di sinistra, dirigendosi poi verso le aree terminali raggiunte nelle precedenti esplorazioni. Arrivati al limite del 2014, gli speleosub hanno verificato gli ambienti terminali e, seguendo una parete di roccia, sono emersi in una bella camera a pelo libero. Questa camera presenta discrete dimensioni (circa 20-30 x 5-10 m, ma solo dall'elaborazione finale dei dati si riuscirà a capire la sua esatta morfologia) ed una spiaggetta di sabbia che porta ad un arrivo d'acqua. E' curoso osservare come questo ambiente, che è stato denominato provvisoriamente caverna "de Marseillais" (dei Marsigliesi),  risulti abbastanza simile al lago Boegan.
In entrambe le cavità i risultati sono stati, quindi, più che soddisfacienti.





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Claude Touloumdjian

Si può sicuramente affermare che una delle "anime" del Timavo System Exploration sia stato l'amico Claude Touloumdjian.
Espertissimo speleosub con una carriera lunghissima ed intensa alle spalle, e conoscitore del Timavo sotterraneo, Claude ha letteralmente trascinato la squadra dei sub francesi e, pur non immergendosi più, si è rivelato uno dei leader del team.
Per noi vedere i materiali usati, apprendere le tecniche, parlare con i sub di problemi tecnici e logistici è stato estremamente interessante, ma ricorderemo sempre anche le lunghe chiacchierate fatte con Claude fuori dal Pozzo dei Colombi, o aspettando l'uscita degli speleo all'imbocco dell'Abisso di Trebiciano.
Si è parlato per ore di grotte, sifoni, acque, sorgenti e gallerie. Ma non solo. E' stato possibile affrontare anche temi d'attualità e di vita, con tranquillità e reciproco rispetto.
Ci siamo sempre capiti, nonostante il nostro inglese decisamente scarso (non certo quello di Claude), comunicando con uno strano linguaggio che prevedeva anche termini francesi, italiani e perfino sloveni mescolati tutti assieme. Il tutto condito da una marcata mimica, fondamentale per dare rilievo a concetti ed idee...
Quindi non possiamo che ringraziare Claude per il tempo passato assieme per le tante informazioni che ci ha dato. E speriamo di rincontrarci i prossimi anni.
Claude Touloumdjian, sicuramente uno dei "grandi" della speleologia subacquea mondiale...


Claude e Paolo all'imbocco dell'Abisso di Trebiciano (Foto A. Maizan)

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giovedì 13 agosto 2015

Un po' di sfortuna...

Oggi non è stata una giornata del tutto fortunata.
Vari problemi hanno rallentato le esplorazioni e domani bisognerà ricominciare da dove ci si era fermati ieri.
Al Pozzo dei Colombi il malfunzionamento di un sensore dell'ossigeno ha mandato in tilt il computer del rebreather di Michel Philips. A Trebiciano un sagola (fissata nel 2013) si è spostata creando difficoltà nella progressione di Maxence Fouilleul.
Venerdì si cercherà di avanzare ulteriormente rispetto ai punti precedentemente raggiunti.
Unica consolazione quella di aver recuperato sette sacchi di materiali non più necessari dall'Abisso di Trebiciano.

Michel Philips in immersione (Foto A. Maizan)
Maxence Fouilleul (Foto P. Guglia)
Brice Masi (Foto P. Guglia)

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