Il presente sito intende proporre - come già accaduto negli anni passati - le varie fasi organizzative ed operative inerenti la spedizione speleosubacquea denominata "Timavo System Exploratione 2015", che prevede una serie di esplorazioni rivolte al corso sotterraneo del fiume Timavo (Carso Triestino). Le immersioni saranno effettuate dall’equipe appartenente al National Cave Diving Commette della FFESSM, mentre l'appoggio logistico sarà garantito dalla Società Adriatica di Speleologia di Trieste.

Vedi anche:

TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2013
TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2014

Foto Albi

Foto Albi

sabato 15 agosto 2015

Sviluppo e nuovi sviluppi

Tutto il materiale utilizzato al Pozzo dei Colombi è stato portato all'esterno, quindi le esplorazioni sono da considerarsi ufficialmente concluse per quest'anno.
Finite le fasi operative, è possibile fare un bilancio provvisorio di quanto fatto in questa grotta.
Merita però fare un piccolo inquadramento preliminare della cavità: il Pozzo dei Colombi è uno dei sei ingressi di quello che è stato chiamato il Complesso del Timavo, cioè il sistema completamente allagato formato dalle tre risorgive e dalle gallerie retrostanti. Si tratta di una rete di passaggi di piccole/medie dimensioni che però confluiscono tutti in una grande frattura (alta 60 m) che si dirige a monte in direzione nord-nord-est. Questa frattura, dopo aver svoltato ad est, arriva in corrispondenza del Pozzo dei Colombi e quindi prosegue diritta verso nord, addentrandosi in profondità.
Il Complesso del Timavo, dopo le esplorazione del 1991/1993 risultava avere la seguente estensione:

  • 862 m : primo ramo con diramazioni
  • 193 m : secondo ramo con diramazioni
  • 370 m : terzo ramo con diramazioni
  • 325 m : Grande Frattura
  • 219 m : Pozzo dei Colombi e galleria seguente

In totale lo sviluppo precedentemente calcolato ammontava, quindi, a 1.969 m.

Con le esplorazioni del TSE 2015 sono stati raggiunti i seguenti risultati:

  • E' stata finalmente localizzata la galleria/collettore da cui proviene l'acqua, che è stata seguita per 240 m, cioè circa 70 m oltre il limite del 1993.
  • E' stata definita la forma della galleria/collettore, che risulta larga mediamente 10 m ed alta altrettanto. Questa galleria sembra impostata su una frattura leggermente inclinata che si dirige in direzione nord.
  • La profondità massima raggiunta è stata di 72 m, ma il fondo si trova una decina di metri sotto. E' stata quindi confermata la profondità massima registrata nel 1993.
  • Lo sviluppo del Pozzo dei Colombi (compresa parte emersa, vani paralleli ed il raccordo verso il sifone a valle) è stato portato da 219 a 289 m.
  • Lo sviluppo del Complesso del Timavo è stato portato, di conseguenza, da 1.969 m a 2.039 m.

E' quindi possibile affermare che i vani sommersi retrostanti le risorgive del Timavo oggi superano i due chilometri di sviluppo.
Tale sviluppo dovrebbe portare questo sistema al quinto posto in provincia per quanto riguarda l'estensione (in questo specifico caso, però, il complesso è formato da varie grotte numerate singolarmente in Catasto), ma comunque si tratta di un situazione unica e straordinaria essendo formato da una rete di gallerie completamente invase dall'acqua e percorribili solamente dagli speleosub.

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