Finite le fasi operative, è possibile fare un bilancio provvisorio di quanto fatto in questa grotta.
Merita però fare un piccolo inquadramento preliminare della cavità: il Pozzo dei Colombi è uno dei sei ingressi di quello che è stato chiamato il Complesso del Timavo, cioè il sistema completamente allagato formato dalle tre risorgive e dalle gallerie retrostanti. Si tratta di una rete di passaggi di piccole/medie dimensioni che però confluiscono tutti in una grande frattura (alta 60 m) che si dirige a monte in direzione nord-nord-est. Questa frattura, dopo aver svoltato ad est, arriva in corrispondenza del Pozzo dei Colombi e quindi prosegue diritta verso nord, addentrandosi in profondità.
Il Complesso del Timavo, dopo le esplorazione del 1991/1993 risultava avere la seguente estensione:
- 862 m : primo ramo con diramazioni
- 193 m : secondo ramo con diramazioni
- 370 m : terzo ramo con diramazioni
- 325 m : Grande Frattura
- 219 m : Pozzo dei Colombi e galleria seguente
In totale lo sviluppo precedentemente calcolato ammontava, quindi, a 1.969 m.
Con le esplorazioni del TSE 2015 sono stati raggiunti i seguenti risultati:
- E' stata finalmente localizzata la galleria/collettore da cui proviene l'acqua, che è stata seguita per 240 m, cioè circa 70 m oltre il limite del 1993.
- E' stata definita la forma della galleria/collettore, che risulta larga mediamente 10 m ed alta altrettanto. Questa galleria sembra impostata su una frattura leggermente inclinata che si dirige in direzione nord.
- La profondità massima raggiunta è stata di 72 m, ma il fondo si trova una decina di metri sotto. E' stata quindi confermata la profondità massima registrata nel 1993.
- Lo sviluppo del Pozzo dei Colombi (compresa parte emersa, vani paralleli ed il raccordo verso il sifone a valle) è stato portato da 219 a 289 m.
- Lo sviluppo del Complesso del Timavo è stato portato, di conseguenza, da 1.969 m a 2.039 m.
E' quindi possibile affermare che i vani sommersi retrostanti le risorgive del Timavo oggi superano i due chilometri di sviluppo.
Tale sviluppo dovrebbe portare questo sistema al quinto posto in provincia per quanto riguarda l'estensione (in questo specifico caso, però, il complesso è formato da varie grotte numerate singolarmente in Catasto), ma comunque si tratta di un situazione unica e straordinaria essendo formato da una rete di gallerie completamente invase dall'acqua e percorribili solamente dagli speleosub.
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